Periodo:
dall'1 al 10 aprile - dal 4 al 13 ottobre
Segni corrispondenti:
Ariete, Bilancia
Pro e contro:
I nati sotto questo segno sono individui che hanno un grande valore in una comunità. Sono persone preparate, caute e rispettose degli altri. La capacità di organizzarsi e la diplomazia sono i due punti di forza di questa categoria di persone. Un loro punto debole è di certo il loro preoccuparsi eccessivamente dell'equilibrio, di quel senso di imparzialità in cui credono fortemente, elemento che, a volte, li rende indecisi ad oltranza.
Descrizione:
Il corniolo è un albero che l’astrologia celtica considera sacro perché fornisce la chiave per aprire la porta dell’Annwn (un mondo pieno di felicità il cui ingresso è difeso da un Drago) solo a coloro che sanno interpretare correttamente il simbolo del suo frutto, lungo e rosso. Le persone appartenenti a quest’albero spesso sono taciturne e vivono in solitudine anche all’interno della famiglia. Trascorrono la maggior parte del tempo tranquille, però se sentono la minima intrusione nella propria intimità reagiscono prontamente. Molto esigenti con le persone che stanno loro accanto, amanti di battaglie eccezionali, si annoiano molto spesso trovando priva di interesse la gente che li circonda. Sono indipendenti e svolgono le loro occupazioni quotidiane in attesa dell’arrivo nella loro vita di quella persona che li aiuterà a realizzare il loro essere più profondo (l’Eroe). Quando ciò avverrà, tutte le loro attività si incentreranno nell’amore e nella comunione con questa persona.
Per quanto riguarda le amicizie, i nativi del corniolo intrattengono rapporti stretti con un certo numero di persone, malgrado la loro naturale tendenza alla solitudine. Non fanno mai il primo passo e, apparentemente, possono sembrare freddi, indifferenti o timidi. Molto buoni i rapporti di amicizia con le persone appartenenti al fico. Per quanto riguarda la vita sentimentale, le persone appartenenti al lo sono affascinanti, aperte e disponibili ai piaceri dell’amore. Buona l’intesa con le persone appartenenti al frassino e al tiglio; queste ultime sedurranno il Corniolo con le loro continue metamorfosi e il loro umorismo. Amante mutevole e dalle infinite risorse, il Corniolo è capace sempre di stupire e di conquistare. Sconsigliati i rapporti con le persone appartenenti al Salice.
Corniolo (Cornus mas L.)
Questo albero raggiunge generalmente i 5-6 metri di altezza, eccezionalmente tocca i 10 metri, ma spesso assume un portamento cespuglioso. Originario dell’Europa centrale e sud orientale, il suo areale si estende dalla Spagna al Caucaso, in Italia manca solo nelle isole. Appartiene alla famiglia delle Cornaceae. Vegeta fino ai 1400 metri s.l.m., si consocia bene con roverella, carpinella e castagno prediligendo i suoli calcarei.
È un albero con una longevità di circa 300 anni. Il fusto è corto, leggermente flessuoso e allargato alla base, rivestito da una corteccia sottile e screpolata di colore bruno-rossastro, come anche i rami. La chioma ha un portamento regolare, globosa ed espansa orizzontalmente. Le foglie sono decidue, opposte, picciolate con apici acuminati. Sono ovate e possono essere lunghe fino a 10 cm. La fioritura è molto precoce, avviene tra febbraio e marzo prima della comparsa delle foglie. I fiori si presentano gialli. Il frutto è una drupa commestibile rosso corallo lungo circa 2 cm. È una specie con scarse proprietà nettarifere (proprietà di secernere nettare). Il legno è il più duro e resistente presente
in Europa, tanto è vero che già i romani e i greci lo utilizzavano per costruire armi come lance, frecce e giavellotti. Nell’antichità, per dichiarare guerra veniva scagliato nel territorio nemico un giavellotto in legno di corniolo con la punta in ferro. Si narra che la lancia scagliata da Romolo sul colle per prenderne possesso fosse fatta di corniolo. Nessuno riuscì ad estrarre la lancia dal suolo e nella primavera successiva la lancia germogliò dando origine ad una nuova pianta. L’evento lasciò tutti esterrefatti, per questo l’albero divenne sacro e fu custodito e protetto con amore.
Il legno di corniolo è stato usato anche per costruire le ruote dei carri, utensili soggetti a notevole usura quali forche, cunei, perni, ombrelli, pipe, bastoni e manici di ombrello. Grazie ai suoi frutti commestibili, è stato un albero molto apprezzato sia dagli aristocratici che dai contadini. I frutti trovano utilizzazione per preparare dolci, confetture, gelatine, salse e liquori, se ancora acerbo per preparare conserve, sotto spirito o in salamoia come le olive; è consumato fresco solo una volta maturo. Grazie alla sua bellezza estetica durante la fioritura, ma anche per merito dei suoi frutti, spesso il corniolo viene coltivato come pianta ornamentale e come siepe nei giardini.
I frutti non molto maturi hanno un’azione tonico-astringente da usare per l’enterite, per curare le malattie della pelle e per dolori articolari. La polvere derivata dall’essiccazione di foglie, radici, germogli e corteccia svolge un’azione cicatrizzante e antisettica per le ferite e antinfiammatoria del seno delle donne gravide. Il decotto della corteccia, aiuta a curare la febbre e la diarrea. La polpa del frutto viene usata come astringente per le pelli grasse.