Periodo:
dal 4 all\'8 febbraio - dal 5 al 13 agosto - dall\'1 al 14 maggio
Segni corrispondenti:
Acquario, Leone
Pro e contro:
I Pioppi sono determinati ed ambizioni, amano capire quante più cose possono e si fanno guidare dal loro intelletto; I nativi del segno hanno un'interiorità delicata che ha bisogno di essere protetta, e quando ciò non si verifica essi tendono ad assumere un atteggiamento più confuso e soggetto a scatti di rabbia improvvisi, diametralmente opposti rispetto alla loro abituale chiarezza mentale e relazionale.
Descrizione:
Il Pioppo è l’albero dal cui legno è stata ricavata la clava di Ogmios, figlio di Dis, il dio padre degli dei e degli uomini. Narra la mitologia celtica che Dis, dopo aver a lungo meditato, prese la decisione di generare con una donna mortale un figlio capace di superare prove incredibili, così da conquistarsi il rango degli dei, divenendo immortale e protettore di dei e uomini.
Dopo aver scelto con cura la donna che avrebbe potuto generarlo, si unì a lei per trentasei ore, assumendo le sembianze del suo legittimo sposo. Da questa unione nacque Ogmioss che iniziò subito a parlare, inventando l’antica scrittura celtica, denominata ancora oggi Ogam.
Successivamente, al pari dell’Eracle/Ercole della tradizione classica ellenico-romana, eseguì i famosi dodici lavori che lo resero un eroe immortale.
Il pioppo è una pianta che cresce alta verso il cielo e questo ascendere verso l’alto ricorda Ogmios, l’eroe capace di diventare immortale con la propria forza in virtù di un’indomita e tenace volontà.
Le persone nate sotto questo albero sono pieni di volontà e perseveranza inflessibili e non rinunciano ad affrontare una prova, un’azione o un combattimento. Amano e ricercano le prove più difficili, la realizzazione dei propri obiettivi è prioritaria in tutti i rapporti. Chi è nato sotto questo albero quando si mostra in società viene notato perché ha una personalità affascinante che sembra guardare sempre altrove verso un orizzonte lontano dalle abituali preoccupazioni degli uomini.
Non ama essere disturbato o essere in ritardo e ogni suo desiderio diviene una sorta di ordine da realizzare immediatamente. Nonostante l’apparenza, è in realtà molto sensibile, ma non lo dimostra in quanto svela raramente i propri sentimenti. Molto coraggioso e orgoglioso, non sembra quasi mai agitato. Soffre in silenzio per le più piccole cose e tutto può ferirlo. Poco materialista, spesso bohémien, è tuttavia abilissimo nel guadagnare denaro, ma non è avido. Molto organizzato, pensa sempre al suo avvenire. Il suo spirito di indipendenza gli farà sopportare solo le costrizioni che sarà stato lui a crearsi. Attraente, bello da giovane, il Pioppo in molti casi invecchia male in quanto tende col tempo a lasciarsi andare. La sua intelligenza è sottile, ma la sua lucidità e il suo senso critico possono soffocare le sue aspirazioni ostacolandone la realizzazione.
Per quanto riguarda le amicizie è molto importante che si circondi di persone piene di entusiasmo. In generale, i rapporti di amicizia sono sempre legati alla realizzazione dei propri progetti. Spesso si trova a ricoprire il ruolo del fratello maggiore o del protettore, ricevendone riconoscenza. Molto buona è l’amicizia con persone del tiglio con le quali potrà condividere interessi e sulle quali veramente potrà contare.
Per quanto riguarda la vita sentimentale, le persone appartenenti al Pioppo necessitano di avere un partner intelligente e sensibile che non sia troppo esigente in amore e che si accontenti anche nei periodi di riposo del guerriero. Molto fedele, anche se arriva a non stimare più il partner, non divorzia perché non si aspetta di trovare di meglio. Molto buona l’intesa con i nati del salice con i quali instaurare un rapporto competitivo e molto stimolante. Più problematici i rapporti sentimentali con quelli del frassino e del fico.
Pioppo tremolo (Populus tremula L.)
Albero alto fino a 20 m, facilmente pollonante, dalla chioma piramidale-allungata, verde chiaro. Il tronco diritto o sinuoso presenta una scorza sottile, liscia, verdognola, che con l’età si ispessisce, diventa grigiastra e si screpola abbondantemente. Le foglie decidue, alterne, glabre sulle due facce, presentano un lungo picciolo caratteristicamente appiattito in senso verticale e una lamina tondeggiante, a volte più larga che lunga, con base arrotondata o cuoriforme e margine ottusamente dentato o sinuato. La pagina superiore è verde vivo, sublucida, quella inferiore leggermente più chiara e opaca. Le foglie turionali si presentano completamente differenti: tormentose, grigio-verdastre, ovato-triangolari e subcordate, con margine quasi intero.
Fiori unisessuali in amenti lunghi fino a 12 cm; il frutto è una capsula oblungo-piriforme, che si apre in due valve e libera una massa cotonosa di semi minutissimi. Vive nei boschi e nelle boscaglie, la durata della sua vita si aggira mediamente intorno ai 70-80 anni. Specie frugale e pioniera che caratterizza le boscaglie su suoli poveri, preferibilmente acidi, tra il livello del mare e 2000 m di quota. È una specie mellifera dalla proprietà nettarifera elevata. Il suo areale va dalla Scandinavia e dalla penisola iberica e il Nord-Africa alla Siberia orientale. Comune in Italia. Presente nel parco di Gallipoli all’ “Acqua del tremolo”, il turista o viandante vi si può dissetare ad una freschissima sorgente.
Per il suo comportamento pioniero è utile nella riforestazione naturale di pendici franose; inoltre è specie di interesse ornamentale, grazie soprattutto alle foglie tremule.
Populus tremula il suo nome scientifico; appartiene alla famiglia delle Salicaceae e dunque tutti i salici sono suoi parenti. A questo genere sono ascritte circa 40 specie proprie delle zone temperate dell’emisfero boreale. Il pioppo tremolo deve questo nome al tremolio che caratterizza il continuo movimento delle foglie al vento. Questo tremolio è causato dalla forma del picciolo della foglia, che come già accennato, è appiattita lateralmente. Per questa forza occulta il pioppo rappresenta la protezione e col suo legno venivano costruiti gli scudi da portare in battaglia. Si racconta che in Grecia, Leuke, una meravigliosa ninfa, per sfuggire ad Ade, che si era innamorato di lei e la voleva per sé, si trasformò in un pioppo bianco, che il Signore dell’oltretomba portò nel suo mondo e pose accanto alla magica fonte Mnemosine, ovvero la Fonte della Memoria, la cui acqua poteva far accedere i degni defunti all’immortalità.
Nella farmaceutica popolare viene usato per sfruttarne le proprietà diuretiche ed antidolorifiche, ma soprattutto quelle balsamiche. Le gemme in particolare contengono derivati flavonici, olio essenziale e due glucosidi (populina e salicina) che per idrolisi ed ossidazione danno luogo all’acido salicilico. Per questo risultano efficaci contro i dolori reumatici e nevralgici. In infuso si ottiene un buon espettorante, emolliente e calmante della tosse; può essere d’aiuto nel trattamento delle bronchiti croniche. Si ottiene anche un unguento detto ‘populeo’ dalla macerazione delle gemme in glicerina, molto utile per frizioni balsamiche o inalazioni. Questo unguento trova numerose applicazioni per l’uso esterno, essendo un buon antisettico ed astringente. Era utilizzato per calmare i dolori delle emorroidi, per disinfettare ferite, piaghe e ustioni e per smorzare il bruciore in molte dermatosi.
Le persone che soffrono di allergie, imprecano contro queste specie per i fastidi e le irritazioni che ne ricevono. In primavera, infatti, liberano nell’aria un abbondante lanuggine bianca: il pappo. Esso porta lontano i semi ed è formato da fibre di cotone puro; più volte si è tentato di utilizzarlo industrialmente ma fino ad ora tutti i tentativi sono stati vani. La sua corteccia in decotto o infusione, è febbrifuga e sedativa dei dolori muscolari ed articolazioni per la presenza dei precursori
dell’acido salicilico. Seccata e ridotta in polvere era somministrata ai cavalli come vermifugo. Il suo legno usato per pannelli bombati e come supporto all’impiallacciatura, è tipico dei fiammiferi svedesi. In alcuni paesi del meridione d’Italia, in cui si crede tutt’ora agli stregoni, si usa portare addosso un piccolo sacchetto di stoffa con dentro foglie secche di pioppo tremolo: in tal modo nessuna fattura o malocchio può sortire il proprio effetto.