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Alberologia

Prima che un trattato, questo libro è il diario di un viaggio esplorativo nel magico mondo degli alberi. Nel quale, a sorprendere, non è l’infinita, peraltro risaputa varietà delle piante.

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Per astrologia (greco astér‘stella’ e lógos, ‘discorso’) solitamente si intende tutto quel complesso di credenze e tradizioni, in base alle quali si reputa che le posizioni e i movimenti dei corpi celesti in relazione alla terra influiscano sugli eventi umani collettivi e individuali. E’ detto astrologo chi pratica l’astrologia, e la sua previsione è chiamata oroscopo.

Secondo le fonti romane, i druidi, sacerdoti celtici, si dedicavano alla dottrina astrologica e agli studi astronomici, che praticavano con sapiente maestria. Caio Giulio Cesare affermava che: “il sistema della divinazione non è ignoto neppure ai popoli barbari; infatti in Gallia ci sono i druidi. Io stesso ho conosciuto uno di loro, Diviziaco, degli Edui, il quale dichiarava di conoscere il sistema naturale che i greci chiamano fisica, e che era solito predire il futuro sia con presagi sia con deduzioni”.

I Celti della Britannia conoscevano lo Zodiaco nella maniera in cui lo concepiscono i moderni. L’astrologia celtica è il più antico sistema di pensiero simbolico di cui gli uomini abbiano ricordo. Essendo i boschi luoghi sacri per i Celti, gli stessi, ad ogni mito associavano un albero. Analogamente in astrologia celtica si associa un albero ad ognuno dei segni della ruota cosmica. L’albero rende esplicito il mito, permettendo all’individuo in cerca di se stesso di ricorrere allo spirito dell’albero e ai suoi poteri oracolari.
Scoprire il proprio albero, inoltre, può indicare il luogo in cui rigenerare il proprio corpo e spirito. Del resto, nella lingua celtica, la parola che designa un albero ha un doppio significato: il primo rappresenta l’elemento vegetale concreto, il secondo la nozione astratta della “lettera” iniziale del nome dato alla pianta. In questo modo, mondo materiale e spirituale si fondono rivelando una visione dell’esistenza dove anima e corpo sono tutt’uno. 
Alberologia: con lo studio di questa disciplina si tenta di accostare gli alberi e i boschi a tutte quelle credenze e tradizioni che, in tempi diversi e nelle varie culture, si ritiene abbiano influito, sulla sorte e sulla personalità, sul carattere e sul comportamento, in una sola parola sull’indole degli individui.

Come di frequente succede nei vari oroscopi che ci vengono proposti, si attribuisce al giorno della nascita l’appartenenza ad un uno specifico “segno”. Nel caso dell’oroscopo forestale celtico, la data suddetta viene
associata ad un albero.
Nel fare tale associazione, si riscontra soprattutto se una persona sia venuta al mondo nel periodo di luce (dal 22 Marzo al 22 Settembre) o nel periodo di buio (dal 24 Settembre al 20 Marzo). Fanno eccezione quattro giorni particolari, i due solstizi e i due equinozi, giorni che segnavano il passaggio tra la luce ed il buio e viceversa. Solo a questi giorni particolarissimi venivano attribuite quattro piante esclusive, emblematiche in tutto il “vecchio mondo”.
Per i Celti tutta la concezione del tempo era scandita nel bosco dal ritmo della natura, basata sulla divisione tra chiaro e scuro, luce e buio. Siccome la loro dimora era nei boschi, vivendo tutt’uno con gli alberi associavano un particolare periodo dell’anno a una singolare specie arborea e questa, a loro modo di vedere, influiva sul carattere, sul temperamento, condizionandone il comportamento, facendo presagire qualcosa sulla personalità.

Avvicinatevi perciò al “vostro” albero, soprattutto per riconoscerlo, per saperne di più sulle sue esigenze ecologiche, se esso è incline a vivere isolatamente o consociato con altre specie, e se di conseguenza è portato a formare boschi puri o misti, ma anche per conoscerne le leggende, e qualche frivola curiosità. Studiate il vostro albero magari staccandone una foglia e scrutandone le differenze fra la pagina inferiore e quella superiore, per conservarla ed usarla poi come segnalibro; avvicinatevi per coglierne un frutto o distinguerne il seme, o semplicemente per ammirarne o interpretare le astratte figure impresse sulla corteccia. Di tutto questo tratterà l’oroscopo celtico-forestale, presentando ventuno piante, la cui conoscenza consentirà di scoprire meglio noi stessi.

(Tratto dal libro “Alberologia” di Antonio De Bona)

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