Periodo:
dal 19 al 29 febbraio - dal 24 agosto al 2 settembre
Segni corrispondenti:
Capricorno, Acquario, Pesci, Vergine
Pro e contro:
La forza dei Pino è certamente la loro obiettività: ottimi organizzatori, riescono a costruire la loro vita su basi solide e razionali. L'assenza di colore rende la vita dei nativi un tantino grigia e monotona.
Descrizione:
Il Pino, secondo l’astrologia celtica, è l’albero associato al personaggio mitologico dell’Uomo Serpente, una strana creatura nata dal contatto dello sperma del dio fabbro Goibniu e del sudore della bella dea protettrice dei fabbri e dei medici Brigit con la terra. L’associazione di questa pianta all’Uomo Serpente è dovuta al fatto che il Pino ha radici che molto spesso affiorano in superficie assomigliando a code di serpenti.
Le persone nate sotto questo albero presentano una personalità originale, possiedono forza fisica e abilità manuale, un carattere passionale e irascibile e debole capacità a resistere ai propri desideri. La morte non fa paura al Pino, in quanto morire significa semplicemente ritornare all’interno della matrice da cui proviene. Piuttosto taciturne, le persone appartenenti a questo albero hanno un carattere imprevedibile che cambia in funzione dello scopo che si propongono di perseguire.
Molto coraggioso, il Pino sopporta dignitosamente le avversità; il suo gusto per il rischio, unito a una grande audacia fanno di lui un essere che va avanti e brucia le tappe. Può emergere in tutti i campi.
È forte e non si lascia abbattere, riuscendo a cavarsela dalle situazioni più spinose senza lasciarci troppo le penne. «Amante della casa, dei bei mobili e degli oggetti preziosi e dotato di un grande gusto per l’arredamento, vive spesso in un ambiente molto gradevole, senza il quale non riuscirebbe ad esprimersi in modo compiuto. Del resto, sapendo quello che vuole, non accettando la vita come viene ma adattandola alle sue necessità, è difficile che non riesca a crearsi l’ambiente confortevole cui aspira. Il Pino è dotato di un’intelligenza lucida e organizzata. Un filosofo che rimette sempre in discussione la sua filosofia, un uomo di diritto che non ha vergogna delle proprie opinioni, un gran signore senza complessi di colpa». È anche un abile organizzatore, in quanto compie tutti gli sforzi che ritiene necessari per raggiungere il suo fine.
Per quanto riguarda le amicizie, le persone che appartengono al pino sono piene di risorse e di ingegno, riuscendo a trovare il modo per trasformare le situazioni più pesanti in occasioni per divertirsi e soddisfare piaceri fuori dal comune. tutti le apprezzano perché sono sempre se stessi, a proprio agio nella vita. Riescono a sollevare gli amici dalle loro difficoltà perché non si fanno coinvolgere, restando calmi e non drammatizzando. Molto affiatata l’amicizia con l’Abete, con il quale trae vantaggio anche dalle situazioni più complesse.
Molto buoni anche i rapporti di amicizia con le persone appartenenti al Noce, in quanto condividono la ricerca del piacere. Il settore sentimentale interessa molto le persone appartenenti al Pino, in quanto hanno un’indole molto passionale che si infiamma molto facilmente.
Non sapendo cosa significa la fedeltà monogamica, nel corso della vita il Pino ha numerose avventure amorose, perché l’unico modo di liberarsi di un desiderio è quello di cedere e di realizzarlo. Molto buona l’intesa con le persone appartenenti al Melo le quali, essendo molto sensuali e grandi amatori, hanno molta ammirazione e apprezzamento per il Pino. Le loro avventure possono anche concludersi con il matrimonio, dato che l’immaginazione può permettergli di andare d’accordo per creare una vita amorosa sempre diversa e piena di imprevisti.
Molto positiva anche l’unione con l’Abete in quanto è capace di avere una vita affettiva intensa e movimentata.
Pino marittimo (Pinus pinaster Aiton)
Tra le tante specie del genere Pinus (circa 90) presenti nell’emisfero nord, è stato preso in considerazione il Pino marittimo. È un albero sempreverde che raggiunge i 35 m di altezza.
L’areale di distribuzione del Pino marittimo, relativamente limitata, si estende nelle regioni mediterranee occidentali: nella Penisola Iberica, in Francia meridionale, dalla Corsica fino alle coste nord atlantiche, in Italia nelle coste liguri, tosco-emiliane e nella Sardegna settentrionale, dove è spontaneo in Gallura. Specie molto utilizzata negli interventi forestali, si è acclimatata su un areale molto più ampio di quello originario. Preferisce vegetare su suoli sciolti, acidi, ben areati e in particolare su sabbie litoranee. tra gli altri pini mediterranei è quello che resiste maggiormente al freddo, infatti vegeta fino agli 800 metri di altitudine.
È una specie termofila1, eliofila2 e xerofila3, gradisce i climi oceanici, sopporta i venti marini e resiste di conseguenza alla salsedine.
Gli incendi frequenti che si verificano nelle pinete stimolano la specie a ricolonizzare in fretta le aree bruciate. È un albero con una longevità di 150, massimo 200 anni. Il pino marittimo ha radici robuste e sviluppate, il fusto tende a crescere curvo ed è rivestito da una corteccia di colore rosso vinoso all’interno, rosso-violaceo all’esterno, costituita da placche che si distaccano facilmente. La chioma negli esemplari giovani è conica e regolare, gradualmente diventa piramidale di colore verde scuro. Gli aghi si trovano a gruppi di due, appaiati e avvolti alla base da una guaina sottile e rigida; possono essere lunghi 15-20 cm, hanno una colorazione verde scuro, sono robusti, leggermente incurvati
e pungenti.
Il pino fiorisce alla fine di maggio: le infiorescenze4 maschili sono gialle, quelle femminili sono rosse e lunghe circa 2 cm. I coni chiamati anche strobili si trovano a gruppi di 2 o 3 subsessili non resinosi, leggermente asimmetrici con una lunghezza pari a 15-20 cm circa, di colore bruno lucente. È una specie che ha una capacità nettarifera scarsa. Il pino, essendo un albero sempreverde, nell’antichità era considerato dagli uomini, simbolo di immortalità ed eternità e veniva associato a divinità buone come Rea, la Grande Madre, grazie al profumo balsamico della pianta. Infatti, nell’antica Roma si svolgeva una festa dal 15 al 28 marzo in onore del Pino e, alla fine della celebrazione, il taglio di alcuni
pini simboleggiava il ricongiungimento con La Grande Madre.
L’albero di Pino è legato alla tradizione cristiana da una leggenda molto suggestiva, secondo cui Abramo consigliò ad un uomo peccaminoso di piantare tre tizzoni di legno e prendersene cura in modo da scontare le sue colpe. Questi tizzoni diventarono un cedro, un cipresso e un pino con i tronchi attorcigliati tra loro e le radici separate. Grazie a questa unione i tre alberi divennero la rappresentazione del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Un bel giorno Salomone per costruire un tempio decise di tagliare il legno di quell’albero, ma non riuscì a segarlo perché era molto resistente, allora decise di utilizzarlo come panca. La Regina Saba, in visita al tempio, ebbe un mancamento perché riuscì a prevedere che quel legno in futuro sarebbe stato utilizzato per costruire la croce di Gesù Cristo e rifiutò di sedersi. Salomone, assistendo a questa profezia decise di mettere la panca su un piedistallo e la decorò con 30 corone che verranno usate successivamente per il pagamento del tradimento di Giuda.
Il Pino è simbolo di purezza e di immortalità anche grazie alla resina, che una volta estratta assume un aspetto trasparente paragonabile al colore del Sole. La resina oltre a rappresentare un simbolo è un’importante materia prima che si estrae da Aprile ad Ottobre dalle base del tronco con una incisione. Dalla fusione e filtraggio si ottiene la trementina, molto conosciuta in Francia; invece dalla distillazione si ricavano la pece dura, quella molle e anche oli essenziali. La pece era utilizzata per catramare le navi, mentre sotto forma di olio veniva utilizzata come medicinale cicatrizzante.
La resina, inoltre ha un forte potere antisettico e battericida.
Come detto in precedenza, il Pino ha un buon profumo balsamico, per questo è utile per i problemi di petto e naso. Svolge anche azione diuretica e vasocostrittrice. Al di là delle funzioni medicinali, la resina è anche un buon solvente per le vernici e viene aggiunta alla carta per non far colare l’inchiostro. Il legno, essendo molto resinoso e tenero, viene utilizzato nei cantieri navali, per costruire traverse ferroviarie, per produrre cellulosa e pali telegrafici. Dal punto di vista forestale le piante sono molto importanti per consolidare litorali sabbiosi.